Impiego di lavoratori stranieri e stato di bisogno: tra libertà di auto-determinazione e tacita accettazione dello sfruttamento

La sentenza in commento riguarda la vicenda cautelare che ha disposto il sequestro preventivo di un impianto di autolavaggio, di proprietà dell’indagato, a causa dello sfruttamento di lavoratori stranieri e dell’approfittamento del loro stato di bisogno ex art. 603-bis co. 1 e 2 nn. 1, 2 e 3 c.p. La Suprema Corte ha sostenuto, facendo rilevare sul punto una certa evoluzione dell’orientamento giurisprudenziale, che dovesse dubitarsi della validità delle dichiarazioni rese dai medesimi lavoratori stranieri poiché esternate in condizioni di assoggettamento alle direttive datoriali. In sostanza, per la prima volta si è giunti a sostenere l’esistenza dello sfruttamento lavorativo sulla base di dichiarazioni che hanno fatto registrare una condizione di vulnerabilità e di assoggettamento psicologico.

+ posts

Nato a Roma il 06.11.1993
Residente a Roma
Tel/cell. +39 3331599272 E-mail: f.gargallo@hotmail.com
Laurea Magistrale in Giurisprudenza: tesi sperimentale in Procedura penale correlata con il Diritto costituzionale;
Dottorando di ricerca in Teoria dei Contratti, dei Servizi e dei Mercati – curriculum: Diritto Pubblico – II anno di corso;
Cultore della materia in diritto pubblico, diritto amministrativo e Introduction to public law;
Madrelingua inglese ed italiano.