IL CASO RIACE: LE ANOMALIE NELL’ACCOGLIENZA (E NELLE MOTIVAZIONI)

Tribunale di Locri, sezione penale, 17 dicembre 2021 (ud. 30 settembre 2021), n. 607

All’esito di una istruttoria dibattimentale protrattasi oltre due anni, lo scorso 30 settembre il Tribunale di Locri ha ritenuto Domenico “Mimmo” Lucano e altre 17 persone penalmente responsabili di una serie di reati commessi nell’ambito della gestione di progetti volti a favorire l’accoglienza di persone migranti (richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale). La pronuncia in parola ha avuto un’imponente eco mediatica, anche per la severità della pena inflitta all’ex sindaco di Riace. Alla lettura delle motivazioni, il presente contributo intende formulare brevi osservazioni a partire dalla “lente” utilizzata dal Collegio per la valutazione delle fonti di prova e la commisurazione della sanzione, e verificare se e fino a che punto sia stato fatto buon governo dei principi che regolano la materia in esame.

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Dottore di ricerca in diritto penale presso l’Università degli Studi di Palermo (2017: “Strategie penali e analisi economica della criminalità di impresa”). Nel 2015 è stato visiting scholar presso l’Università di Oxford. Durante l’a.a. 2016-2017, è stato premiato con un grant dalla U.S.-Italy Fulbright Commission per svolgere un periodo di ricerca in materia di contrasto internazionale al riciclaggio del denaro negli Stati Uniti (Maryland University e University of Virginia, Law School). Dal 2017 al 2019, è stato borsista di ricerca in materia di contrasto ai traffici illeciti nell’ambito di un progetto di ricerca internazionale (NeSMeS). Nel 2020-2021, è stato borsista di ricerca nell’ambito del Centro di Eccellenza (EUMoSIT). Da aprile 2021, è borsista presso l’Università della Tuscia per lo svolgimento di attività di redazione di un progetto ERC (“Border control and punishment. A theoretical and economic model for EU migration policy”). Principali pubblicazioni: Problemi di giurisdizione nel contrasto al traffico di migranti via mare, in Riv. Trim. dir. pen. cont., 1/2018, 145; I limiti della tutela penale del trattamento illecito dei dati personali nel mondo digitale, 2/2019, 178; Il delitto di caporalato tra diritti minimi della persona e tutela del mercato del lavoro, in Riv. trim. dir. pen. ec., 3-4/2020, 622.

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Mariateresa Veltri (1988) is lawyer and immigration law expert at University of Pisa. Currently she is one of the coordinators of the Young Researchers Lab of ADiM, where she is also in charge of providing scientific support and enhancing the internationalisation process of the Academy. She is also part of the team of the IntoME (Integration of Migrants in Europe) Jean Monnet Centre of Excellence Project within Tuscia University. She has been worked for two years as researcher assistant at Sant’Anna School of Advanced Studies, Dirpolis Institute, where she was involved in two European projects: the MARS (Migration Asylum and Rights of Minors) project and the FAIR-PLUS (Fostering Access to Immigrant’s Rights –Practical Training for Lawyers and Judges) project. She has also been collaborating with Defence for Children International and the Ministry of Justice where she is involved in the CREW EU project. She graduated cum laude in Law at Roma Tre University (2012), where she obtained her Doctorate in public law (2018). She has been research assistant at Universidade do Estado do Rio de Janeiro and Faculdade de Direito de Vitὸria (Brasil), fellow student at Seton Hall University (NJ, USA) and visiting fellow at Erik Castrén Institute of Helsinki. Her research interests include immigration and asylum law, children’s rights, citizenship rights, non-discrimination principle and EU external policies.