Il “Decreto Cutro” e la nuova strategia di differenziazione: ucraini e lavoratori stranieri sì, richiedenti asilo no

L’immigrazione è un fenomeno composito e trattato in modo selettivo. Guardando al recente caso italiano, è possibile distinguere: 1) un atteggiamento accogliente nei confronti dei profughi ucraini; 2) una cauta apertura nei confronti dei lavoratori richiesti dalle imprese; 3) una chiusura più rigida nei confronti di chi vorrebbe arrivare per chiedere asilo. Il governo forse accoglierà più lavoratori, ma non intende riconoscere i diritti umani universali.

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Maurizio Ambrosini è docente di Sociologia delle migrazioni nell’università di Milano. Insegna inoltre nell’università di Nizza. È responsabile scientifico del Centro studi Medì-Migrazioni nel Mediterraneo, di Genova, dove dirige la rivista “Mondi migranti” e la Scuola estiva di Sociologia delle migrazioni.