L’accoglienza dei richiedenti asilo e il ruolo dei media Public Watchdog

L’accoglienza dei richiedenti asilo e il ruolo dei media Public Watchdog

 

Con la sentenza Szurovecz c. Ungheria la Corte condanna l’Ungheria per la violazione dell’art. 10 CEDU, avendo quest’ultima negato ad un giornalista di visitare un centro di accoglienza a seguito di denunce che attestavano condizioni assimilabili a trattamenti inumani e degradanti. La Corte enfatizza il ruolo di Public Watchdog dei media, la cui presenza, specialmente in contesti in cui sono presenti gruppi vulnerabili, costituisce una garanzia a che le autorità siano ritenute responsabili per la loro condotta. La sentenza potrebbe costituire un importante precedente affinché sia concesso ai giornalisti e ai reporter per i diritti umani di accedere ai centri di accoglienza e documentarne le condizioni, avendo di fatto affermato che le autorità nazionali devono valutare attentamente richieste di questo tipo, tenendo in debito conto il valore della libertà di stampa, dell’interesse pubblico della questione e sapendo operare un giusto bilanciamento tra i diritti in gioco.

 

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Anna Fazzini è dottoranda in Studi Internazionali presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, dove collabora con le cattedre di Diritto Internazionale e Tutela Internazionale dei Migranti (prof.ssa Anna Liguori). È membro dello staff esecutivo e di ricerca del Network Jean Monnet “Migration and Asylum Policies Systems” (MAPS), coordinato dal Prof. Giuseppe Cataldi e dello staff organizzativo del progetto “Mentorship” (referente: prof.ssa Adele Del Guercio), implementato presso la stessa università in collaborazione con l’Organizzazione mondiale delle migrazioni (OIM). I suoi ambiti di ricerca si riferiscono al diritto internazionale dei diritti umani, al diritto delle migrazioni e al diritto ambientale.